UNA SECONDA POSSIBILITA'
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mercoledì 5 novembre 2008
by beppardo

UN CIELO RADIOSO
Jiro Taniguchi
Coconino Press
Ho già parlato di Taniguchi in queste pagine, che per pigrizia e poca solerzia ho abbandonato negli ultimi mesi. L'ho citato perché rappresenta per me uno dei punti cardini del fumetto nonostante non sia un amante del Manga.
Nelle ultime settimane la Coconino ha stravolto i ritmi lenti ,classici delle pubblicazioni del maestro giapponese, con due libri arrivati in libreria a poca distanza l'uno dall'altro: "La ragazza scomparsa" e "Un cielo radioso".
I due volumi non si equivalgono per valore (crudo e coinvolgente il primo, piagniucoloso e scontato il secondo), ma permettono di completare un quadro più ampio dell'opera di Taniguchi: in molti dei suoi racconti, infatti, i protagonisti hanno la possibilità di raddrizzare la propria vita e il rapporto con la propria famiglia grazie ad una inaspettata, e talvolta irreale, seconda chance.
Capitava così al protagonista di "Al tempo di papà", che leniva finalmente l'odio nei confronti della madre, all'uomo ritornato indietro nel tempo di "In una lontana città" che scopriva le ragioni dell'abbandono da parte del padre fuggito di casa, e ora all'alpinista solitario e al padre di famiglia di "Un cielo radioso" che, attraverso un corpo in "affitto", tenta di dare un ultimo saluto ai suoi cari prima di morire.
Tutti questi personaggi sono, a loro modo, degli eroi in quanto fanno sempre la cosa giusta anche se trattenuti da odi, gelosie e sentimenti di vendetta, ma Taniguchi è così bravo a districare questo complesso groviglio di tensioni interne che non si può non perdonargli l'affetto che prova per le loro sorti.
Gli ultimi due volumi aggiungono due nuove annotazioni, in positivo e in negativo: l'alpinista di "La ragazza scomparsa" è una persona ombrosa, ma sincera, divisa tra i sensi di colpa nei confronti dell'amico morto durante una scalata e della vedova, unico amore della vita a cui ha preferito la montagna, e l'affetto paterno per la loro figlia.
Quest'uomo si trova costretto a lasciare la sua amata città per salvare la ragazza e si immerge nella metropoli scoprendone amaramente il lato più torbido e perverso.
Taniguchi riesce a creare una tensione emotiva quasi inedita nei suoi racconti che porta nuova linfa al suo fumetto. Cosa che non avviene in "Un cielo radioso", dove tutte le situazioni create da Jiro sembrano una ripetizione monotona dei libri passati, con riferimenti al paranormale troppo accentuati.
Un passo falso, certo, ma se poi ci si allontana un po' dalle pagine e si torna rimirare i suoi disegni, allora il tempo passato nella lettura pare tutt'altro che buttato.
Etichette: Coconino Press, Fumetti, Jiro Taniguchi
postato da beppardo @ 18:37
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